Nelle aree in cui Sea può esercitare un proprio spazio decisionale, è chiaro il massimo impegno del Gruppo e sono visibili anche i risultati.

Qualità dell’aria nel territorio di Malpensa

L’impatto atmosferico correlato alle attività connesse ai sistemi aeroportuali riguarda una serie di sorgenti emissive principali che vanno dal traffico veicolare interno al sedime aeroportuale ed esterno, alle emissioni derivanti dai mezzi utilizzati per le operazioni di carico/scarico e assistenza a terra (handling) e alle emissioni dovute al movimento al suolo degli aeromobili e del loro ciclo LTO (Landing Take Off).

In quanto gestore aeroportuale SEA non ha la possibilità di incidere sui processi che riguardano le compagnie aeree, come il livello di evoluzione tecnologica delle flotte e l’efficienza in termini di emissioni o la possibilità di definire rotte e scenari in volo, né sugli effetti provenienti dal traffico veicolare esterno, strettamente correlati con il livello di intermodalità che caratterizza il contesto territoriale nel quale è collocato l’aeroporto.

Per garantire un efficace controllo della qualità dell’aria l’Agenzia Regionale Protezione Ambientale (ARPA) della Lombardia monitora quotidianamente la presenza di agenti inquinanti in atmosfera sull’intero territorio regionale attraverso 158 stazioni di rilevamento.

Nel territorio della provincia di Varese la rete di rilevamento della qualità dell’aria è costituita da 7 stazioni fisse, 2 postazioni mobili e 4 campionatori gravimetrici per la misura delle polveri sottili. I dati mensili medi, ricavati dai valori giornalieri pubblicati da ARPA per l’area di Malpensa, sono ricavati da una stazione di monitoraggio poste nelle immediate vicinanze dell’aeroporto (Ferno) e di altre centraline collocate in area urbanizzata (Busto Arsizio,Varese).

azoto malpensa

Gli ossidi di azoto in generale (NOX), sono prodotti durante i processi di combustione a causa della reazione che, ad elevate temperature, avviene tra l’azoto e l’ossigeno contenuto nell’aria. Pertanto, tali ossidi sono emessi direttamente in atmosfera a seguito di tutti i processi di combustione ad alta temperatura (impianti di riscaldamento, motori dei veicoli, combustioni industriali, centrali di potenza, ecc.), per ossidazione dell’azoto atmosferico e, solo in piccola parte, per l’ossidazione dei composti dell’azoto contenuti nei combustibili utilizzati.

pm10 malpensa

Qualità dell’aria nel territorio di Linate

Per l’area di Linate sono considerati i dati delle stazioni di monitoraggio collocate nelle immediate vicinanze dell’aeroporto (Limito-Pioltello) e di altre centraline poste in aree urbanizzate (Milano-Città Studi, Milano-Marche, Monza).

azoto linate

Complessivamente, sulla base della molteplicità dei dati raccolti presso le aree limitrofe ai due aeroporti milanesi nel corso degli anni, si è rilevato che, pur essendo gli aeroporti una sorgente emissiva importante, non risulta nell’intorno aeroportuale una differenziazione sensibile dello stato della qualità dell’aria rispetto a altre zone del territorio provinciale.

pm10 linate

Verifica delle concentrazioni degli inquinanti prima e durante il periodo di “Bridge”.

Come illustrato nella relazione di sintesi qui disponibile SEA ha realizzato due campagne volontarie di monitoraggio della qualità dell’aria sullo scalo di Malpensa, la prima immediatamente prima del trasferimento del traffico da Linate e la seconda durante il periodo cosiddetto ‘bridge’ in cui il traffico aeroportuale era concentrato su Malpensa.

I monitoraggi sono stati effettuati in modo che fornissero dati rappresentativi e significativi, e confrontati con i dati rilevati dalle stazioni ARPA Lombardia più significative rispetto ai parametri misurati e/o alla posizione sul territorio, al fine di avere un riscontro immediato di possibili anomalie.

Il posizionamento è stato individuato con l’obiettivo di dare evidenza dei contributi legati all’attività aeronautica distinti per quanto possibile da quelli derivanti dal traffico veicolare intorno all’aeroporto.

L’iniziativa, gestita autonomamente da SEA, ha avuto lo scopo sia di dare evidenza degli effetti dell’operazione ‘bridge’, ma più in generale di iniziare a documentare in modo più mirato rispetto alle rilevazioni fornite da ARPA Lombardia con la sua rete territoriale, l’impatto dell’aeroporto sulla qualità dell’aria, anche allo scopo di potersi successivamente relazionare con ARPA Lombardia stessa per impostare un processo coordinato e certificato di rilevazione specifico per il contesto aeroportuale. Questo sia a supporto delle legittime richieste del territorio di capirne la rilevanza allo stato attuale, sia per avere elementi oggettivi di come una crescita di traffico significativa può influire sulla qualità dell’aria nell’intorno aeroportuale.

La rilevanza dello studio fatto è quindi particolarmente importante anche in vista della valutazione di impatto ambientale che dovrà precedere l’approvazione del futuro masterplan di Malpensa.